L’importanza di una “cultura della sicurezza”: un modello di pensiero per uscire dall’emergenza

L’importanza di una “cultura della sicurezza”: un modello di pensiero per uscire dall’emergenza

L’avvento dell'epidemia di Covid-19 ci ha dato l'opportunità di riflettere su molte tematiche alle quali normalmente non veniva posta particolare attenzione.

Al netto dell’eco mediatico che il virus SARS COV-2 ha generato, la diffusione dell'infezione ha causato una prima fase di incertezza e di paralisi di tutte le attività,

economiche e non, nonché la posticipazione di molti progetti; tale grave situazione, a ben vedere, è stata provocata dal fatto che, agli inizi della propagazione

del virus, le dinamiche di contagio e le armi per combatterlo e proseguire le attività in sicurezza non erano chiare e definite.

È molto importante che la sensibilità verso il tema della sicurezza diventi un sentimento strutturato e dominante nella vita di tutti i giorni, in modo da divenire

un concetto “new normal”: questo duro periodo ha reso pubblico l’obiettivo del settore sicurezza, ovvero quello di prevenire le situazioni di rischio in termini di

salute e di difendere il fatturato e le finanze delle imprese italiane.

Ciò che ha contribuito all’insorgenza delle difficoltà del primo momento è individuabile, per l'appunto, nella mancanza di una “cultura della sicurezza” ben

radicata nell’immaginario comune e nelle attività quotidiane: il virus ha causato una scossa che ha coinvolto tutto il settore della sicurezza ed ha rivelato il

potenziale di molte soluzioni e tecnologie, nonché l'assoluta necessità di impiego delle stesse; tecnologie che erano già presenti sul

mercato ma che, nel concreto, risultavano poco sfruttate: tra le molte, per esempio, si pensi proprio ai termoscanner, ai software per il controllo

accentrato e alle diverse app che permettono di governare a distanza i dispositivi elettronici.

Oltre alla questione legale e scientifica, il virus ha fatto sì che tematiche all’ordine del giorno nel mondo della sicurezza fossero trasportate

nella quotidianità di tutti i settori: concetti quali rischio, emergenza, procedure, prevenzione sono stati fino ad oggi vissuti come processi costosi per i quali

valutare attentamente la fattibilità, poiché non si è mai pensato di dare una valida giustificazione all’investimento.

Oggi più che mai, invece, il loro valore è percepito come centrale e indispensabile, poiché lo scenario al quale siamo approdati, in un contesto di precarietà

nell'ambito della sicurezza, è gravato sulle casse delle imprese e delle famiglie italiane.

Imparare i metodi per evitare le situazioni sconvenienti e giocare d’anticipo sono alcuni degli insegnamenti che questa battaglia ci ha dato, ed è importante

che ognuna delle parti in gioco riesca ad identificare il modo migliore per adattarsi al cambiamento e per plasmare il futuro adattandolo alle proprie

esigenze, perseguendo i propri obiettivi rimuovendo ogni possibile ostacolo.

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